Chiudi
L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 05-12-2022

Amianto o fumo: da cosa dipendono le placche pleuriche?



Aggiungi ai preferiti

Registrati/accedi per aggiungere ai preferiti

Che cosa provoca le placche pleuriche tipiche dell'asbestosi? Come interagiscono il fumo e una vecchia esposizione all'amianto? I chiarimenti dell'esperto

Amianto o fumo: da cosa dipendono le placche pleuriche?

Salve, io ho lavorato per 20 anni con l'amianto; adesso sono un fumatore ma non lo ero quando ho cominciato a lavorare, nè durante il mio periodo di lavoro in quell'azienda. Ogni anno sono controllato dal Servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro, perché anni fa mi hanno trovato due placche pleuriche. Oggi io sono in pensione da qualche mese e vorrei un vostro parere: le placche che ho sono provocate dal fumo o dall'amianto? Vi ringrazio.

F.

 

Risponde il dottor Roberto Boffi, Responsabile Pneumologia e Centro Antifumo, Istituto Nazionale dei Tumori, Milano

 

Caro signore,

Le sue placche pleuriche sono verosimilmente (avverbio sempre indispensabile in questi casi) dovute all’amianto. Lei ha dunque, verosimilmente, un’asbestosi pleurica, da tenere sotto sorveglianza per verificare che non si tramuti nel tempo in un mesotelioma pleurico. Fondamentale anche sottolineare che l’abbinamento fra fumo di tabacco ed esposizione (anche pregressa) all’amianto aumenta esponenzialmente il rischio di sviluppare un tumore del polmone.

Download

REGISTRATI

per scaricare o sfogliare il materiale

Il fumo. Una dipendenza che mette a rischio la salute

CONTENUTO PLUS

Contenuto
Plus

Sei già registrato? ACCEDI

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

Non si tratta, in particolare, di un aumentato rischio per il mesotelioma pleurico, ma per il cancro al polmone perché la sinergia di due questi due fattori gioca un ruolo molto significativo per lo sviluppo di una malattia polmonare oncologica, che origina sempre dai bronchi e non dalla pleura come invece il mesotelioma. È dunque molto importante in un caso come questo sottoporsi a controlli specialistici regolari, con una spirometria globale e la diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio (DLCO, Diffusion Lung CO) almeno annuale, facendo presente allo pneumologo la propria storia clinica. Inoltre è utile concordare con lo specialista dei controlli radiologici approfonditi con TAC toracica. 

Importantissimo inoltre è smettere di fumare, da soli o, se occorre, con l’ausilio di un centro di riferimento antifumo. 

Sostieni la ricerca contro il tumore del polmone e le malattie correlate al fumo. Dona ora.

Sostieni la ricerca contro il tumore del polmone

Sostieni la ricerca contro il tumore del polmone


Scegli la tua donazione

Importo che vuoi donare


Articoli correlati


In evidenza

Torna a inizio pagina